lunedì 30 novembre 2015

No alla guerra!


Ascolta attentamente questa canzone scritta nel 1963 da Fabrizio De André, cantautore italiano, considerato da parte della critica uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi. 

Aiutati con le immagini per capire il significato delle parole.

 


La canzone prende spunto dalla terribile esperienza vissuta dallo zio deportato 
nei campi di concentramento, 
durante la seconda guerra mondiale.

  E ora completa inserendo le parole mancanti:


primavera     divide         inverno     cammino    fatale      nemico       riflette        ferocia   
il confine          incertezza    
un soldato      il confine

Il  protagonista  è  .........................,  Piero,  che  in  una  luminosa giornata  di ........................  dopo  un  lunghissimo ........................ iniziato  nel  cuore  dell'.........................  varca ................  che  ..................  due nazioni.  

Mentre ............................  sull'inutile ..............  della  guerra,  vede  in  fondo  alla  valle  un  soldato ....................

Quell'................................................ di Piero,  frutto  di   di  umana  solidarietà,  gli sarà......................
 


Perché?  

..........................................................................
E ora, seguendo il testo,

ascolta nuovamente

la canzone.



Che cosa noti?

venerdì 13 novembre 2015

L'angolo dei proverbi


I proverbi 

(dal lat. provĕrbĭu(m), der. di verbum "parola") 
rappresentano un vero e proprio patrimonio 
da conoscere per avvicinarsi con più efficacia 
al popolo e alla cultura italiana.

I proverbi dicono tutto in poche righe; 
costituiscono la saggezza popolare 
 tramandata nei secoli! 
 
Ecco un video tratto dal programma televisivo “L’eredità” in cui il partecipante al gioco deve completare la seconda parte di alcuni dei più classici proverbi italiani.
Riuscirà nell'intento? Scopritelo!



giovedì 12 novembre 2015

Il suono "chi/che"


Quando la lettera H serve per distinguere un suono 
nella grafia E non ha un suono corrispondente 
nella pronuncia si chiama SEGNO DIACRITICO.


Allenati a riconoscerli,
 scegliendo l'attività che ti piace di più:

1. CHI/CHE 
  
2. Chi/che 

3. Filastrocca CHI-CHE 

lunedì 9 novembre 2015

giovedì 5 novembre 2015

Ecco il nome delle lettere italiane



 
Clicca sulle cuffie per ascoltare il nome delle lettere 
dell'alfabeto italiano.
https://drive.google.com/file/d/0B2zgzr6L699GVk9HczJ0aV82a2M/view?usp=sharing



E ora ascolta e ripeti ad alta voce il nome delle lettere straniere

https://drive.google.com/file/d/0B2zgzr6L699GNEhTM0NiLWw5dms/view?usp=sharing



mercoledì 4 novembre 2015

lunedì 2 novembre 2015

Modi di dire con la parola MORTO/MORTE


Scapparci il morto = Un evento tragico che finisce 
con la morte accidentale di qualcuno
 
Essere pallidi come un morto = Avere un colorito 
molto pallido, esangue
 
Essere un uomo morto = Trovarsi in una situazione disperata e senza via d’uscita.

Morto e sepolto = Passato, finito definitivamente
 
Morire di noia = Annoiarsi tantissimo
 
Da morire = Tantissimo;
in espressioni come: " Mi piaci da morire", " Lo amo da morire" ecc.
 
Morire solo come un cane = Morire da soli o 
in un brutto modo
 
Vedere la morte in faccia = Essere sopravvissuti 
in una situazione pericolosissima
 
Essere brutti come la morte = Essere bruttissimi